ASSUNZIONI DISABILI: AZIENDE INADEMPIENTI E SANZIONI
04.02.2020

Il rapporto lavoro e
disabilità ad oggi appare particolarmente complesso; tuttavia è importante,
per una corretta analisi della situazione attuale, conoscere i dati reali a
partire proprio dalla risposta alla Camera resa dal Sottosegretario al
Lavoro e alle Politiche Sociali, Francesca Puglisi, durante una
interrogazione sull'attuazione delle disposizioni in materia di integrazione
lavorativa delle persone disabili.
In riferimento ai dati desumibili dalle ultime relazioni al Parlamento sullo
stato di attuazione della legge 68, relative al biennio 2010-2011, a quello
2012-2013 e al 2014-2015, e ai dati del Rapporto "L'inclusione
lavorativa delle persone con disabilità in Italia elaborato dalla Fondazione
Studi consulenti del Lavoro , emerge un dato molto significativo: «nel
2018 si registravano in Italia 145.327 posizioni lavorative
destinate ai disabili ma non ancora coperte». Inoltre, sempre secondo il
citato Rapporto, ci sarebbero poche differenze tra le organizzazioni pubbliche
e quelle private «(la quota di "scopertura" si attesta sullo stesso livello)».
Relativamente alle tipologie dei contratti di lavoro in essere, nel Rapporto si
rileva che «la quasi totalità degli occupati in forza presso le aziende
risulta assunta con contratto a tempo indeterminato (93,7 per cento),
mentre il tempo determinato (5,7 per cento) o altri contratti flessibili
incidono per il 6,3 per cento». Inoltre secondo il citato Rapporto «gli
occupati nella P.A. hanno per la quasi totalità dei casi contratti a tempo
indeterminato (99,4 per cento)».In ogni modo il Sottosegretario ha dichiarato che non è possibile
disporre di un dato certo sul numero dei datori di lavoro inadempienti,
poichè l'unica informazione che si può ricavare dalle comunicazioni
obbligatori (Prospetto informativo disabili) è quella sul numero di posti
"scoperti". Tale dato, tuttavia, non coincide necessariamente con il numero di
datori di lavoro sanzionati per inadempimento, in quanto al singolo
datore di lavoro potrebbero essere ricondotte più posizioni lavorative non
coperte.
In conclusione nel 2016 le posizioni di riserva
sanzionate sono state 484, con il conseguente incasso effettivo di 395mila
euro; nel 2017 si è saliti a 674 corrispondenti a 941mila
euro; nel 2018 sono state individuate 972 posizioni per
oltre 1 milione di euro di sanzioni.
Il Sottosegretario ha poi descritto le modalità di utilizzo delle somme versate
a titolo di sanzione, che sono versate al «Fondo regionale per
l'occupazione dei disabili». Detto fondo è destinato ai finanziamenti dei
programmi regionali di inserimento lavorativo e dei relativi servizi.
FONTE: DISABILI.COM 04/02/2020