
Pet Therapy
Pet Therapy:
La Pet Therapy, nasce nella seconda metà degli anni '50, grazie allo psichiatra infantile Boris Levinson, il quale osservò che la presenza casuale del suo cane domestico, durante una seduta con un bambino autistico, facilitava l'interazione con il paziente. Tale intuizione aprì la strada a numerosi studi scientifici a seguito dei quali nel 1961 nacque ufficialmente la terapia con gli animali come tecnica d'intervento terapeutico, in cui l'animale diventa "co-terapeuta nel processo di guarigione", rivestendo il ruolo di "mediatore emozionale e catalizzatore dei processi socio-relazionali".
La Pet Therapy secondo Dog4Life è sinonimo di divertimento, inteso non come un'attività ludica e destrutturata, ma come benessere e piacevolezza della situazione per tutti coloro che vi partecipano. A partire dal cane, per il quale la seduta dev'essere un momento di divertimento e non un'imposizione. L'entusiasmo e la spontaneità con cui i nostri colleghi a quattro zampe, si approcciano agli utenti, giocando e divertendosi, sono gli imprescindibili elementi di successo di un percorso.
Dog4Life nello svolgimento dei suoi progetti, si avvale di binomi (cane-conduttore), che abbiano seguito un corso di formazione, superandone l'esame finale che attesti l'idoneità della coppia. Questo per garantire un elevato livello qualitativo dei propri operatori.
Gli ambiti in cui Dog4Life opera sono principalmente quelli della disabilità (C.D.D., ospedali..), dell'infanzia (nidi e scuole..), e della terza età (case di cura, Hospice..). A seconda dell'obiettivo da raggiungere può intervenire per ottenere benefici a livello motorio, cognitivo, sensoriale, comunicativo, di socializzazione, di attività occupazionali, fisiologici o psicologici.
Dog Therapy:
Dog4Life, si occupa anche della preparazione di cani da assistenza.

Sono ampiamente dimostrati i benefici emotivi, fisici e terapeutici dati dall'interazione umano animale, se a questi si aggiungono quelli pratici che può ottenere un utente disabile, ecco il perché della scelta di essere affiancati da un cane assistente.
I cani da assistenza non hanno funzioni di guida come i cani per non vedenti, bensì sono in grado di assolvere alcuni compiti quotidiani contribuendo a promuovere una maggiore indipendenza e fornendo, al tempo stesso, uno straordinario supporto emotivo.
Ricevono una preparazione altamente specializzata, assolutamente non coercitiva, interamente basata sul rinforzo positivo che comincia alla nascita e prosegue per i primi 24 mesi della loro vita. Poiché l'affetto, la conoscenza e l'affiatamento tra il cane assistente ed il suo umano, sono elementi fondamentali per la creazione di un binomio vincente, il proprietario viene coinvolto attivamente per tutto il percorso di preparazione del cane.
Senza, ovviamente, costituire la panacea di tutti i mali e senza riuscire a sostituire l'ausilio di un assistente umano, il cane riesce comunque a colmare alcune lacune fisiche della persona disabile, in modo da costituirne un ideale "prolungamento" degli arti e della volontà.
Il cane opportunamente preparato riuscirà ad eseguire compiti che costituiscono innanzitutto un aiuto effettivo, come aprire una porta, dare un allarme in caso di malore, accendere una luce molto altro.
Secondariamente, ma non meno importante,prendersi cura di un altro essere vivente rende maggiormente responsabili, aumentando il livello di autostima e permettendo l'apertura di un canale di comunicazione tra la persona disabile e il resto del mondo.